L’Urlo.

Howl è il poema che si urla da sessant’anni, dolendosi denunciando parodiando
celebrando e ballando al ritmo del Be Bop.
Ora è una pièce teatrale.
Anzi, è una performance tout court! Un momento di esorcismo e catarsi collettiva
dal momentum di dubbio esistenziale che attanaglia l’uomo sull’orlo di una scelta:
precipitare dalla coscienza comune di un’epoca certa, a cavalcioni di modernità e
rimpianti? La retroilluminazione del ‘900, Secolo Breve, arriva in onda lunga fino
al 2020.
Howl non è solo un Urlo, è il canto funebre del suo autore, Allen Ginsberg, poeta beat, ebreo, gay e sopravvissuto:
“Ho visto le migliori menti della mia generazione distrutte da pazzia, morir di fame …”
Attore e spettatore, manichino e persone, luce e buio si confondono inesorabilmente.
Solo al culmine del conflitto, grazie alla protezione garantita dalla penombra del teatro, tutti gridano la disperata condizione delle proprie generazioni
liberandosi finalmente dalle paure. Come in un rito, come in un pianto.
Spettacolo work in progress – selezionato per Cantiere @ Incanti 2019/2020